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iTunes Match: forse l’inizio di una rivoluzione?

Parlo sulla scia di informazioni lette velocemente, ma l’idea che mi viene in mente è una vecchia idea che mi girava nella testa da tempo, come a chissà quanti. e’ la vecchia idea del servizio pubblico e delle tasse. Se tutti paghiamo per un servizio che non usiamo sempre il servizio è accessibile a tutti, e di fatto gratuito anche se finanziato dalle nostre tasse.

In uno dei commenti ad un articolo su iTunes Match leggevo che scaricando un album da torrent e caricandolo poi su iTunes Match si passa dal possedere un album piratato a possedere l’usufrutto legale di un album, pagando sempre lo stesso abbonamento che se ne abbia uno o cento non cambia nulla.

Allora magari infantilmente mi chiedo: non sarebbe già la fine della guerra alla pirateria musicale e cinematografica quella che iTunes Match propone? Se tutti ci abbonassimo ad una derisoria cifra, non avremmo virtualmente tutti accesso a tutta la musica disponibile? Ed il discorso non potrebbe anche essere esteso ai film? Ai libri? Ai software?

Tutti pagano, anche per quello che non consumano, ed il costo d’accesso ad un inventario completo ed illimitato infinitesimale rispetto al costo ecessario per il singolo per avere le stesse risorse a disposizione autonomamente.

Ma ho paura che sia troppo bello per funzionare, perché mi verrebbe voglia di estendere il discorso ai mezzi pubblici. Tutti pagano una tassa trasporto all’anno ed hanno accesso a tutti i trasporti in ogni città. Niente più controlli. Niente più biglietti. Incentivo all’utilizzo e magari creazione di posti (più la gente usa un servizio più il servizio cresce).

C’è un buco da qualche parte? O ci sono solo i soliti egoisti delle major, le lobby dei tassinari e dei venditori di macchine che devono ingozzarsi?

HS

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